Firenze Stazione Firenze Rifredi – Fabbricato A.C.E.I.

Il fabbricato tecnologico nell’area ferroviaria della Stazione Firenze-Rifredi nasce da un’idea progettuale che si confronta con i fattori luogo, orizzontalità–dinamicità–trasparenza associati all’idea stessa di stazione.

Il luogo è una periferia cittadina priva di identità urbana con alti palazzi prospicienti l’area ferroviaria. L’attenzione si è quindi incentrata verso le permanenze presenti delle architetture ferroviarie. Le antiche vedette ferroviarie, in vetro, sporgenti rispetto al filo dell’edificio e fortemente connotate, vengono riproposte tramite l’ampia vetrata inclinata e a sbalzo della Sala Dirigenti Movimento che si affaccia sulla ferrovia. La forma dei fabbricati ferroviari viene reinterpretata in chiave moderna tramite la struttura della copertura metallica. I puntoni lignei, inclinati, “diventano” degli elementi in acciaio riproposti in modo seriale con la stessa funzione strutturale di sostegno della copertura. I prospetti trasversali risultano fortemente caratterizzati dalla forma di questi elementi la cui modularità scandisce il ritmo verticale lungo i prospetti longitudinali.

Il mattone, materiale proprio delle architetture ferroviarie, diventa il rivestimento (lastre di cotto fugate alternate ad elementi frangisole) di un basamento alto, possente, pieno, a spiccato carattere orizzontale che si pone quasi in antitesi con la parte alta dell’edificio, aerea, leggera e slanciata verso l’alto, costituita da vetrate continue e acciaio.

Il fabbricato, un parallelepipedo semplice a pianta rettangolare, presenta una struttura puntiforme e modulare in ferro, tamponamenti in muratura e due coperture, una piana a chiudere la “scatola”, sulla quale sono collocati gli impianti, ed una inclinata in lamiera forata a protezione e schermatura dell’intero fabbricato e degli impianti stessi.